Andria, Lecce e Taranto le tre zone franche urbane della Puglia

Sbloccati i fondi necessari all'avvio del progetto portato a termine dal Ministro dello Sviluppo Economico
Redazione 30 Ottobre 2009 notizie 864
Andria, Lecce e Taranto le tre zone franche urbane della Puglia


I quartieri di tre Comuni della Puglia - Andria, Lecce e Taranto - saranno tra i primi a beneficiare in Italia delle agevolazioni fiscali e contributive stanziate dal Governo Berlusconi per la creazione di piccole e micro imprese e, quindi, favorire l'occupazione. Il via libera alle "zone franche urbane" è stato dato dal ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, nel corso della cerimonia per la firma dei contratti con i sindaci degli altri Comuni italiani interessati. Con l'autorizzazione della Commissione Europea, sono stati infatti sbloccati i fondi necessari all'avvio del progetto portato a termine dal Ministro dello Sviluppo Economico. Così, dal prossimo gennaio, per le aree disagiate di 23 comuni italiani saranno operative agevolazioni fiscali e contributive per la creazione di nuove attività economiche nelle micro e piccole imprese, grazie ad una dotazione finanziaria iniziale di 100 milioni di euro. In particolare, alla Zona Franca Urbana di Andria, andranno 4,9 milioni di euro, alla Zona franca urbana di Lecce andranno 3,9 milioni di euro e alla zona franca urbana di Taranto andranno circa 6,2 milioni di euro.
"Con la consegna al Paese delle Zone Franche Urbane si irrobustisce ulteriormente l'impalcatura del Piano straordinario per il Sud, voluto dal Governo Berlusconi", ha precisato il ministro Claudio Scajola, cui è affidato il coordinamento del Piano."Per la prima volta in Italia", ha continuato Scajola, "prevediamo per i quartieri più piccoli e degradati d'Italia un sostanzioso pacchetto di agevolazioni per incentivare la nascita di nuove imprese fino a 50 addetti, per aumentare l'occupazione e rivitalizzare aree degradate. Già dalle prossime settimane una task force del Ministero metterà a disposizione degli imprenditori delle 22 zone interessate le istruzioni necessarie per beneficiare delle diverse agevolazioni. Il rigore e la trasparenza adottata per l'individuazione dei quartieri svantaggiati con la collaborazione delle Regioni", ha concluso il ministro, "ha già permesso di notificare e di ottenere, in tempi molto rapidi, l'autorizzazione della Commissione Europea. Due risultati importanti e nient'affatto scontati, ottenuti grazie all'azione svolta da questo ministero nella corrente legislatura".Nel dettaglio, le piccole imprese beneficeranno di esenzioni fiscali e contributive (Ires, Irap, Ici e previdenza) sino a 14 annualità. La Legge Sviluppo incrementa la dotazione annuale per il potenziamento delle Zone Franche Urbane di ulteriori 50 milioni di euro annuali, anche per consentire l'individuazione di altre aree svantaggiate.

Fonte: Ministero Sviluppo Economico

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