Trasferimento mercato di Andria: partono Petizione Popolare e Ricorso al Tar

Pubblichiamo comunicato delle associazioni di categoria
Redazione 08 Ottobre 2009 notizie 1123
Trasferimento mercato di Andria: partono Petizione Popolare e Ricorso al Tar


Il Sit-In di martedì 6 ottobre, in Piazza Imbriani (nei pressi dell’Ufficio Commercio) ha rafforzato le ragioni che sono alla base della protesta degli Ambulanti del mercato di Andria, guidati dalle loro Associazioni di Categoria UNIMPRESA BAT - FIVA CONFCOMMERCIO - ACTA – ANVA CONFESERCENTI BAT – FEDERCOMMERCIO.
Anche questa volta senza alcuna azione di forza, con grande senso civico ed un garbo invidiabile, gli operatori hanno manifestato pacificamente, distribuendo anche volantini ai passanti, cittadini e consumatori, sui grandissimi disagi che porterebbe proprio a loro la decisione della Pubblica Amministrazione di “Sdoppiare” il mercato settimanale.
Intanto ci sono importantissime novità.
Sul fronte “politico” possiamo trarre già delle inconfutabili conclusioni:
si sono “schierati” dalla parte degli operatori, condividendone le loro ragioni, sia in merito al rifiuto dello “sdoppiamento del mercato”, così come proposto dalla P.A., sia sul principio che l’ordinanza sindacale n. 457, emanata dal Sindaco di Andria il giorno stesso delle sue dimissioni, non può trovare legittimazioni, in quanto modifica un provvedimento di Consiglio Comunale che “solo il Consiglio Comunale” può modificare.
A tal proposito abbiamo ricevuto i pubblici sostegni, bipartisan, del “Partito della Rifondazione Comunista”, “Partito dei Comunisti Italiani”, “FGCI”, “Giovani Comunisti”, di “Tutti per Andria”, dei Capi-Gruppo consiliari di “PDL”, “Tutti per Andria”, “I Verdi”, “Sinistra Attiva”, “ADC”.
Se poi ci atteniamo alla lettura del Verbale del 4 settembre 2008, in merito alla proposta di “Sdoppiamento” previsto dall’ordinanza del Sindaco, leggiamo che: “l’Assessore Volpe invita a concentrarsi su quanto deliberato dal Consiglio Comunale, ponendo elementi di criticità sullo sdoppiamento”; il Segretario generale dott. Lullo afferma che l’area interessata dallo spostamento del mercato settimanale è stata deliberata dal Consiglio Comunale, per cui qualsiasi proposta di modifica dell’area deve tornare in Consiglio; l’Assessore Di Pilato, seppur apprezzando la soluzione illustrata dall’Assessore Del Mastro (sdoppiamento), afferma la sussistenza dell’inconveniente di dover tornare in Consiglio Comunale ecc.
Se a tutte le suddette posizioni aggiungiamo quella della Consigliera regionale ed allora Consigliera comunale, candidata alla Presidenza della sesta provincia pugliese ed autorevole esponente del “PD”, Pina Marmo la quale, ad aprile 2009 chiedeva il rinvio dello spostamento del mercato e la individuazione di un’idonea area attrezzata, ci poniamo la legittima domanda: “poiché il mercato, come la villa comunale, è di tutta la città, è possibile che a decidere sia solo qualche esponente politico e qualche Partito? Perché tanta paura di tornare in Consiglio Comunale, ove si possa tutti discutere serenamente di questo tema?”
Intanto chiediamo espressamente a tutti gli organi di Informazione, Tv locali in primis, di avviare dei Forum mirati che diano anche agli Operatori ambulanti e alle loro Associazioni di Categoria, in un confronto democratico e senza filtri, la possibilità di poter esporre le loro ragioni; di poter smentire le tante falsità che si sono costruite in questi ultimi mesi; di poter illustrare le tante proposte alternative e risolutive, che mai sono state prese in seria considerazione, forse proprio perché risolutive. Gli altri hanno già avuto la possibilità di farlo, senza di noi, e siamo rammaricati che, da notizie assunte, proprio coloro che dovevano dare le risposte tanto attese, si siano più volte sottratti al confronto.
Lunedì 12 ottobre prossimo, presso il mercato di Andria sarà avviata la petizione popolare tra i cittadini-consumatori per conoscere la loro opinione in merito, con interviste e forum all’aperto.
Contestualmente sarà completata la raccolta delle firme degli Operatori per la sottoscrizione del Ricorso al TAR avverso l’ordinanza del Sindaco di Andria.

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