Dopo le dichiarazioni dell'assessore sosteniamo ancor più la protesta degli operatori del mercato
Stiamo seguendo tutte le fasi relative al trasferimento del mercato di Andria e alla protesta, legittima, composta ed educata, degli Operatori e delle loro Associazioni di Categoria. Ci auguriamo che l’Assessore, anche questo, non sia additato come il capro espiatorio di questa situazione con moltissimi lati ancora oscuri e dai risvolti imprevedibili, anche se le cose dovessero andare come il comune vuole, in dissonanza con le indicazioni operative degli ambulanti che conoscono, invece, molto bene il loro mestiere, perciò riteniamo opportuno sollevare alcune questioni di fondamentale importanza:
1. l’Assessore ha testualmente affermato: “l’impiego di navette che possono trasportare gli utenti da un punto all’altro del mercato”. Questo è un punto a suo svantaggio in quanto non fa altro che riconoscere le perplessità degli Operatori circa un mercato che, se dislocato come il comune vuole, diventerebbe troppo lungo da percorrere, soprattutto per la sua utenza formata da persone anziane, in cerca anche del risparmio economico che il mercato garantisce, quindi dispersivo;
2. Egli afferma, inoltre: “Gli stati generali convocati dal Sindaco, hanno avuto il merito di trovare una intesa che potesse conciliare le esigenze dei residenti e degli operatori”. Perché dire una cosa non vera e tirare in ballo un’intesa che non c’è mai stata, senza dire che l’ipotesi del nuovo mercato proposta dall’Assessore Farina proprio in una di quelle riunioni, venne immediatamente scartata dalle Associazioni di Categoria e dagli Operatori per le motivazioni che tutti conoscono?
3. Se l’Assessore ha avuto dei contatti o colloqui, fuori dalle norme regolamentari, con qualche esponente di Associazione che lo ha sostenuto, perché non lo dice chiaramente? Perché lo stesso Sindaco di Andria, nella sua lettera pubblica del 9 luglio 2009, parla del trasferimento del mercato affermando testualmente: “per andare incontro alle richieste del Comitato cittadino dei residenti del quartiere, contrario al trasferimento nella zona 167 Nord, 3° comparto e di alcune associazioni di categorie....” mentre è noto che nessuna delle Associazioni di Categoria, che unitariamente stanno portando avanti la battaglia, ha mai dato il proprio parere favorevole alla proposta della Pubblica Amministrazione?
4. E’ noto a tutti che i residenti della Zona 167 Nord, 3° comparto, dopo aver presentato ricorso, sono in attesa dell’esito del Consiglio di Stato che, entro novembre, entrerà nel merito della questione. Se il Consiglio di Stato dovesse dare ragione ai ricorrenti e affermare che i piazzali della zona 167 Nord 3° comparto non sono idonei per lo svolgimento del mercato, cosa succederà? Il mercato, nel frattempo ivi trasferito, dove sarà poi portato?
5. I commercianti del mercato di Andria stanno raccogliendo le risorse economiche per presentare ricorso all’ordinanza del Sindaco che parrebbe priva dei pareri obbligatori e contraria alla delibera di Consiglio Comunale. Se anche questo ricorso dovesse essere accettato, cosa succederebbe?
Sono alcune delle domande, serie, che ci poniamo e che devono avere una risposta, in assenza della quale verrebbero avallati tutti i dubbi e le perplessità sollevate dalle Associazioni e dai commercianti i quali, giustamente, si preoccupano per il loro futuro, soprattutto perché in periodi di crisi come questo ci si aspetta soluzioni condivise per la necessaria serenità di cui tutti hanno bisogno.
Se tutto questo può indurre alla riflessione, si rifletta.