Appello al sindaco di Andria: rifiuti logiche vicine alla cultura del fascismo e di una giustizia "fai da te"
Nei giorni scorsi ho letto, da parte di una associazione-comitato di quartiere al sindaco e al prefetto, la richiesta di costituzione anche ad Andria di ronde.
I volontari per la sicurezza, detti comunemente ronde, sono membri di associazione di volontariato che hanno il compito di aiutare le forze dell'ordine nel presidio del territorio.
Non è possibile accettare il concetto stesso delle ronde che rievocano un periodo nero del nostro paese caratterizzato dall' assenza di democrazia e rappresenta l’ennesima lesione alla nostra Costituzione. Dunque faccio appello al sindaco affinchè rifiuti nettamente logiche vicine alla cultura del fascismo e di una giustizia "fai da te" che non può essere promossa dalle istituzioni pubbliche.
Al di là delle evocazioni fasciste, credo che l’istituzione delle ronde rappresenti la sconfitta dello Stato nella tutela dei cittadini. E’ assurdo che un popolo che paga le tasse, debba ricorrere a questi espedienti insensati e forse anche rischiosi. Assurdo davvero. Immaginate a cosa può condurre personale non idoneo in strada: un ulteriore rischio per la propria incolumità! Sarebbe poi necessario avere forze di polizia che organizzino le ronde per sorvegliare le ronde stesse. Una follia. Tutte risorse che potrebbero invece essere meglio impiegate nel potenziamento del controllo da parte delle istituzioni pubbliche.
Del resto contrari alle ronde si sono dimostrati anche i sindacati di polizia, la maggior parte dei sindaci d'Italia, compresi il sindaco di Milano e persino il sindaco di Roma notoriamente di estrema destra. Dunque alle ronde, caro sindaco, risponda chiedendo maggior presenza di forze di polizia e la istituzione della questura nel territorio di Andria così come deliberato dall'assemblea dei sindaci.
Ai membri del comitato di quartiere che tanti benefici hanno apportato alla comunità, dico che come dimostra la vostra storia non c'è bisogno di ronde, basta avere senso civico. Questa è la lotta più grande che dobbiamo fare.
Pasquale Pirro
direzione nazionale giovani democratici