Per le persone che hanno un minimo di senso civico è d'obbligo votare PD

Intervento di Pasquale Pirro membro della direzione nazionale giovani democratici
Redazione 13 Maggio 2009 notizie 1019
Per le persone che hanno un minimo di senso civico è d'obbligo votare PD


È da qualche settimana, che mi chiedo cosa dire per convincere i miei
amici e conoscenti che il partito democratico e le sue proposte sono
l'ultima chance che abbiamo per evitare di entrare nel turbine di una
dittatura. Si perchè quando la popolarità di un leader è al 75% non è
più una democrazia ma una dittatura.
Bene qualche giorno fa come un fulmine è uscito il comunicato dei
ragazzi delle giovanili del pdl di Andria

Leggendo quel comunicato è come se sono stato richiamato al senso
civico, al senso del pudore, all'indignazione. Devo premettere, che
quando il presidente del consiglio ha annunciato i vari provvedimenti
descritti, anche a me è venuta voglia di dire: “meno male che Silvio
c'è”. Poi però il mio senso civico mi ha prescritto di indagare sulle
leggi che Silvio (un uomo solo al comando) ha approvato.

Partiamo dall'ici: La cosa mi ha colpito notevolmente pensando, che
finalmente come mi dicevano tutte le televisioni e i tg fosse un
provvedimento per tutti. Però la mia cocciutaggine mi ha portato a
cercare il parere di esperti su internet. Così sono capitato sul sito
la voce.info (naturalmente sito comunista che mangia i bambini dallo
schermo) che sull'argomento dice: L'abolizione dell'Ici è una vittoria
dell'apparenza sulla sostanza. Proprio perché l'imposta riguarda l'80
per cento degli italiani, dovrebbe essere chiaro che gli stessi
beneficiari dovranno pagare in altre forme quello che è presentato
come un regalo. Il minor gettito dei comuni sarà compensato con
trasferimenti dal centro. Ma mentre l'Ici si autoregola, un sussidio
per definizione genera una domanda unanime di incremento. Tutto fa
pensare che nella manovra su imposte nazionali per sostituirne una
locale non ci sia alcun guadagno né di efficienza né di equità.

Bonus famiglie social card...: Sempre dal sito “comunista” la
voce.info: Social card e bonus sembrano ben centrati a favore delle
famiglie più povere. Le due misure consentono di ridurre la
disuguaglianza in modo apprezzabile: l'indice di Gini del reddito
disponibile familiare equivalente passa da 30,99 a 30,59. Ed è il Sud
a trarne maggior beneficio. Il bonus appare però come una inutile e
temporanea duplicazione dell'assegno al nucleo familiare. Mentre la
social card da sola non può essere una adeguata forma di contrasto
alle povertà più gravi. La risposta migliore resta il reddito minimo
di inserimento.

Poi c'è stata l'ultima uscita infelice di “meno male che Silvio c'è”
Berlusconi: (sempre fonte lavoce.info)
L'Italia non è un paese multietnico: Secondo il Presidente del
Consiglio l'Italia non è un Paese multietnico. Non è chiaro cosa
voglia dire Silvio Berlusconi con questa affermazione. In Italia,
secondo l'Istat, gli stranieri residenti sono circa 3,9 milioni su una
popolazione totale di 60 milioni, quindi attorno al 6,5 per cento.
Questa percentuale è inevitabilmente destinata a salire nei prossimi
anni fino a raggiungere, secondo alcune proiezioni, il 10 per cento
nel 2020. Uno su dieci stranieri residenti, ai quali si aggiungeranno
gran parte degli italianissimi figli degli attuali stranieri. Ma la
presenza di etnie diverse la osserva già ora chi accompagna i propri
figli a scuola o semplicemente sente da loro racconti sui compagni di
classe dai nomi come Jair, Biniam, Selma. La osserva chi va a correre
al parco durante il weekend e vede partite in cui squadre composte da
peruviani, filippini e italiani sfidano altre squadre composte da
brasiliani, marocchini e italiani. La osserva chi ha parenti anziani
assistiti da badanti lituane o donne eritree che fanno le pulizie in
casa. La osserva chi rientra a casa la sera nelle carrozze stipate
della metropolitana o chi guida per le strade delle nostre città e si
vede chiedere l’elemosina ad ogni semaforo. Insomma, la multietnicità
dell'Italia si vede dappertutto. Ovunque, tranne forse alle feste di
compleanno delle diciottenni di Casoria.

Per non parlare degli ultimi giorni. Mentre il presidente sultano
d'Italia si divertiva in discoteca a sharm el sheik, prima di un
vertice sulla pace in medio oriente con l'Egitto, in Italia barconi di
gente disperata venivano rimandati sulle coste libiche senza
verificare se qualcuno avesse la possibilità di chiedere asilo
politico. Perlatro verso quella stessa libia alla quale abbiamo pagato
con i soldi degli italiani le autostrade nel deserto. Forse Silvio
aspira a diventare dittatore come gheddafi con harem e tenda?
Potrei ancora dilungarmi sui guai che questo governo Berlusconi-quater
sta portando all'Italia. Probabilmente, solo l'indignazione potrà
fermare il disastro dell'Italia.

Quella stessa Indignazione, che solo grandi personaggi della storia
hanno saputo descrivere e far emergere: come quella di Pietro
descritta da Dante nel XXVII canto del paradiso. Il primo vescovo di
Roma esprime sdegno per la situazione in cui versava la chiesa ai
tempi del Poeta e biasimo per la figura del papa che alimentava questi
costumi. Anche oggi avremmo bisogno di una figura altrettanto
importante che andasse contro la corruzione dei costumi non del papa,
ma del “Papi”.

Fin tanto che non emerge una figura così importante, è d'obbligo per
le persone che hanno un minimo di senso civico votare partito
democratico.
Aiutare, le tante proposte che questo partito fa ogni giorno a realizzarsi.
Votare e aiutare persone come Pina Marmo alla presidenza della Bat,
perché ha già dimostrato di essere una persona coerente, senza
pendenze giudiziarie e sopratutto una persone che pensa al territorio,
e a tutta la popolazione e non al clientelismo con i soldi di tutti i
cittadini.
Dunque giovani indigniamoci e appoggiamo la provincia che ci unisce,
aiutiamo il partito democratico e i suoi candidati

Pasquale Pirro
membro della direzione nazionale giovani democratici

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