Thyssenkrupp: "Al processo inaccettabile faccia tosta della proprietà"

Intervento di Vincenzo Sinisi PdCI Andria
Redazione 09 Aprile 2009 notizie 997
Thyssenkrupp:


"‘Bastava schiacciare un pulsante al posto di un altro e i sette operai della Thyssenkrupp non sarebbero morti’: la linea difensiva scelta dalla difesa, al processo in svolgimento a Torino, emersa dalle parole dell’ingegner Betta, la dice lunga sulla strategia spesso adottata dalle aziende al momento di difendersi dalle accuse di aver procurato infortuni sul lavoro. Ci provò anche la ‘Umbria Olii’ di Campello sul Clitunno, che chiese addirittura un risarcimento milionario ai familiari delle vittime di un altro dramma dell’insicurezza. Ma nel caso della Thyssenkrupp rischieremmo di assistere ad una farsa, se non fosse che ci stiamo imbattendo in una immane tragedia: fermo restando il diritto di una multinazionale a difendersi come meglio crede, qualunque osservatore attento ha ben colto negli scorsi mesi il nesso tra la decisione dell’azienda di smantellare lo stabilimento torinese, assunta un anno prima della tragedia, e l’abbassamento della guardia sul terreno della sicurezza. Perciò tentare di scaricare le responsabilità sui lavoratori è un atto gravissimo e inaccettabile innanzitutto sotto il profilo morale e poi sul terreno politico-aziendale. Perché dimostra la volontà di una parte del sistema delle imprese di non voler tutelare la vita e la salute dei lavoratori".

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