L'annoso problema del traffico in città
La Gazzetta dei giorni scorsi ha pubblicato interventi di altre associazioni su problemi su cui abbiamo scritto già alcuni anni addietro e ciò ha comportato compiacimento per noi stessi; quanto altri oggi denunciano, noi avevamo già avvertito e reso di pubblico dominio, salute pubblica e traffico.
Questo auto-compiacimento si radica ancora di più, valutando il merito di quanto espresso. Mentre chi scrive, oltre che gridare: al lupo! Al lupo!, ha proposto suggerimenti e soluzioni, altri propongono di rimuovere il problema, cioè le auto sono tante e provocano inquinamento, l’Amministrazione si attivi per inibirne l’uso, vessando i già vessati automobilisti.
Noi, invece, avevamo avanzato proposte: necessità di ripristinare in via Firenze la circolazione nei due sensi di marcia, realizzata; valorizzazione e operazione di marketing pubblicitario del mezzo pubblico, ed è stato fatto, infatti dal giugno scorso il costo delle autolinee urbane sono state ridotte della metà, poca cosa, d’accordo! Ma è un segnale; decentramento degli uffici pubblici, non realizzato.
D’altronde in questo momento di recessione economica è anacronistico e antieconomico sia per i cittadini sia per le aziende costruttrici mettere all’indice le auto, si contraggono i consumi e la produzione; chiunque deve discutere di ciò che conosce. Tra l’altro, dal Governo nazionale a quello regionale, tutti vantano l’adozione di provvedimenti che diminuiscono la tassazione per incentivare i consumi delle famiglie. Torniamo al traffico tuttavia : viene proposto di chiudere il centro, di predisporre zone a traffico limitato con l’introduzione del ticket di accesso, brevi manu le auto sono il problema del traffico, mentre, della mancanza delle infrastrutture ad hoc e della manutenzione, nessun accenno e meno che meno della mancata atavica programmazione del territorio. A tal proposito invitiamo a rileggere la Gazzetta del 01/03/2007, del 03/03/07 e del 04/03/07, tanto per non ripeterci. Alcuni piccoli accenni: il piano del traffico pensato per imbottigliare il traffico; la mancanza di parcheggi in barba alla legge “Tognoli” e la condizione del centro storico, ridotto a condizione di periferia; il concentramento nel centro di tutti gli uffici pubblici, allocati distanti tra loro, e che dire del locale nosocomio!
Alla base di tutto infatti, secondo il nostro parere, che il cittadino, e nello specifico l’automobilista, è un pollo da spennare o vacca da mungere. Infatti segnali di divieto che crescono come funghi da un giorno all’altro, altri che d’emblé invertono i sensi di marcia o obbligano i sensi di marcia senza logica, al punto che ritornano nella condizione originaria dopo qualche tempo. E intanto si elevano multe. Il codice espressamente non prevede che i cittadini vengano informati della posa in opera della segnaletica, ma l’educazione è sempre apprezzata, poiché chi legittima l’Amministrazione è la volontà generale del cittadino-elettore. La demagogia moderna considera il cittadino un mezzo, mentre dovrebbe essere un fine o uno scopo. Anche di ciò diamo un esempio: via Rosmini angolo via Oberdan, un divieto di sosta posto da un giorno all’altro e ad un’altezza tale che è invisibile per l’automobilista; via Rosmini angolo via Gioberti, invece, è visibile in quanto è posto ad un’altezza ed all’ingresso della strada. Mancano nella casistica segnalata due concetti: uniformità di comportamento e senso delle proporzioni. Circa la manutenzione citiamo l’ultimo evento: il cedimento verificatosi in via A. De Gasperi e la deviazione del traffico conseguente. Ma parte delle multe non dovrebbero essere utilizzate per la qualità del traffico?
A proposito dell’ospedale, ma quanto ci è costata e ci costa quell’opera incompiuta (l’eliporto ad esempio) e già in fase di ristrutturazione e nel mezzo del traffico cittadino?
Ribadiamo la domanda: perché non si è costruita una nuova struttura in contrada Cisternone? Il risultato sarebbe stato: moderna struttura, parcheggi adeguati, accessibilità per ambulanze in soccorso e quant’altro, aria più salubre anche per i degenti. In passato quando i bambini soffrivano per la tosse, venivano portati al Cisternone per l’appunto.
Il Presidente
Vincenzo Santovito