Il gruppo consigliare Forza Italia di Andria interviene sulla questione

Redazione 10 Gennaio 2008 notizie 1051


La vicenda dei rifiuti che sta interessando in maniera preoccupante la Campania, apre una discussione di notevole importanza anche per il futuro della nostra regione.
La cosa più preoccupante per noi è che mentre in altre regioni del nord Italia i rifiuti sono considerati una risorsa, noi continuano a ritenerli un problema.
Sulla vicenda dei rifiuti, purtroppo siamo costretti ad intervenire anche alla luce di quanto potrebbe succedere tra qualche anno se non addirittura mesi, alla nostra popolazione pugliese, se non si attuerà quella lungimirante politica che mira al recupero e allo smaltimento dei rifiuti attraverso l’uso di termoconvertitori o termovalorizzatori ed una politica spinta per la raccolta differenziata.
Una politica che ha visto miseramente fallire gli obiettivi che erano stati fissati per la nostra città.
Infatti non bisogna dimenticare che l’aggiudicazione alla manutencoop avvenne sull abse di un progetto operativo che avrebbe addirittura portato il livello della differenziata nella nostra città, già dal 2003, al 35% .
Un obiettivo miseramente fallito che ha determinato anche un danno economico per le casse del nostro Comune per i maggiori costi sopportati per lo smaltimento.
Anche qui ci sono delle precise responsabilità politiche e gestionali per i mancati controlli che dovevano essere svolti per verificare gli obiettivi ed il programma operativo della manutencoop e che dubitiamo non ci siano stati.
Non va dimenticato, tra l’altro la situazione dello smaltimento dei rifiuti, a livello locale, che ci vede direttamente coinvolti per i gravi ritardi relativi ai lavori di ampliamento della discarica San Nicola la Guardia, per i quali riteniamo che ci siano anche precise responsabilità politiche dell’amministrazione Zaccaro.
La gravissima situazione determinatasi in Campania per lo smaltimento dei rifiuti, riapre prepotentemente i termini della discussione anche da noi.
EÂ’ raccapricciante su questo fronte, la politica messa in atto dallÂ’attuale Presidente Vendola che dopo il suo insediamento ha bloccato il piano Fitto il quale previdentemente aveva previsto un piano di costruzione di cinque termovalorizzatori di cui quello di Trani bloccato proprio dallÂ’incosciente decisione politica del rifondaiolo Vendola e della sua maggioranza di sinistra.
Tra l’altro troviamo preoccupante e aberrante l’ipotesi paventata da qualcuno che i nostri rifiuti potrebbero essere bruciati nei forni della cementeria di Barletta nella peggiore delle ipotesi, che tra l’altro non ha i requisiti necessari sotto il profilo ambientale. Apprendere poi che la nostra Regione avrebbe dato la disponibilità a smaltire di 2-300 tonnellate al giorno di rifiuti della Campania nelle discariche di Canosa di P. e di Trani per un tempo non precisato, significa non rendersi conto della realtà e delle conseguenze che tale decisione comporterebbero e verso la quale ci deve opporre.
Il Presidente Vendola e la sua maggioranza dovrebbero invece pensare come evitare di trascinare la Puglia allo stesso livello della Campania.
Per questi motivi ci accingiamo a presentare al Consiglio Comunale un’ordine del giorno monotematico relativo alla vicenda della discarica di San Nicola la Guardia e sulla raccolta differenziata che nella nostra città in questi cinque anni è miserabilmente fallita stando alle percentuali fino ad ora raggiunte intorno al 10%.
Una questione di grande rilevanza politica e civile che riteniamo vada affrontata con una seria discussione che non prescinde dall’ipotesi che l’unica strada percorribile per in nostro futuro, al fine di sventare il pericolo rifiuti, è, oltre la cosiddetta raccolta differenziata, la costruzione di termovalorizzatori di nuova generazione, così come già funzionano in altre realtà regionali di cui un esempio è quello in funzione da trentacinque anni nel comune di Granarolo in Emilia Romagna. Lì a quanto pare i cittadini non hanno motivo di lamentarsi e preoccuparsi, se anche le mucche pascolano nei dintorni dell’impianto.

Coordinamento cittadino
e Gruppo Consiliare di Andria

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