Mercato settimanale e rifacimento della Villa Comunale "assieme"

Intanto la recinzione della Villa serve solo per le affissioni abusive
Redazione 23 Marzo 2010 notizie 910


Per la terza settimana si è svolto il mercato settimanale così come voluto “sdoppiato” dall’ex Sindaco di Andria e dalla sua ordinanza sindacale, sostenuta da Assessori e Consiglieri comunali uscenti, usciti e riproposti. Anche questa mattina siamo stati vicini agli operatori, di buon ora, per verificare che i mille problemi denunciati dalle Associazioni di Categoria si sono moltiplicati e “ingrossati”. A parte le scenate e sceneggiate di soggetti abituati a recitare particine da teatrino dei burattini, ma questi ci sono sempre stati ed intervengono “a tempo”, abbiamo registrato una situazione a dir poco disarmante. Disorientamento, tra gli Operatori e gli stessi (pochi) Consumatori o meglio definirli “visitatori”, dal momento che spendono poco o niente. Su un punto, dobbiamo ammetterlo, ci siamo sbagliati: pensavamo che il mercato fosse stato “sdoppiato”, invece, in realtà il “nuovo” mercato risulta essere diviso in almeno quattro zone mercatali, tutte improduttive e non idonee per il tipo di attività.

Con comodo, dalle 10 in poi, è andata in scena la sfilata degli ipocriti, tutti in cerca del “voto utile”: c’erano coloro che al mercato non vi erano mai andati (soprattutto candidati al consiglio regionale); c’erano coloro che al mercato ci sono andati in passato (a raccogliere voti per risultare eletti e poi non farsi più vedere); c’erano coloro che il mercato e gli operatori mercatali, ieri, li hanno denigrati, accusati e criminalizzati (oggi stringevano mani a tutti); c’erano gli ipocriti che hanno il coraggio di predicare bene (negli Spot elettorali televisivi) e di razzolare malissimo (avendo avuto ruoli in Consiglio Comunale e non avendo mosso un solo dito per affrontare la questione del trasferimento). Tutti, però, allo stesso modo e con la stessa faccia tosta, a chiedere quel voto che dovrebbe “spezzettarsi” in oltre 600 parti (tanti sono gli aspiranti politici andriesi, tutti già molto ben consapevoli di cosa, a Palazzo San Francesco, devono andare a fare).
Bene, molto bene.

Tornando alla questione del trasferimento del mercato, rimaniamo fortemente convinti che la Pubblica Amministrazione Comunale, o meglio alcuni soggetti, abbiano avuto l’incapacità, l’incompetenza e l’ignoranza di voler affrontare un problema del quale conoscevano poco o nulla, con l’aggravante della cattiveria e dello spirito vendicativo non si sa ancora bene verso chi, dal momento che l’ipocrisia di costoro li porta a celare nomi e cognomi, così come sono state per troppo tempo celati i segreti di palazzo ed i verbali delle riunioni che hanno detto di non avere (roba da mandarli tutti in ga....).
Poiché, sempre ed in ogni caso, rimaniamo amanti della verità, alleghiamo copia del nostro verbale dell’assemblea generale del 1° giugno 2009, in modo da rinfrescare la memoria a coloro che dovessero ancora avere il coraggio di parlare di mercato settimanale.
Se proprio vogliono continuare a farlo, lo facciano con noi, in pubblico e con contraddittorio.

Alleghiamo, altresì, la planimetria da noi redatta e più volte presentata alla Pubblica Amministrazione Comunale, che ha sempre fatto orecchie da mercante, con la soluzione più idonea per rendere compatibile la presenza del mercato con il rifacimento della villa comunale.
Quello che è successo dopo quell’assemblea del 1° giugno 2009 dovrebbero spiegarcelo tutti gli ipocriti che oggi hanno sfilato nel mercato di Andria e anche coloro che hanno deciso di “far finta) di non ricandidarsi (almeno personalmente ma mettendo la faccia di propri congiunti, tutti rigorosamente in lizza) e verso i quali, francamente, non proviamo né invidia, né rancore né altri di quei sentimenti che, invece, continuano ad animare gli animi di costoro e che, francamente, farebbero un gran male a questa città se dovessero animarli anche in Consiglio Comunale.

Intanto l’esile recinzione della villa comunale serve solamente per potervi affiggere manifesti elettorali abusivi, che nessuno toglie, a dimostrazione che quei lavori di messa in sicurezza non rivestivano alcun criterio di urgenza, quindi si sarebbe potuto attendere almeno il 13 maggio prossimo, quando il TAR entrerà nel merito del ricorso, con una decisione che potrebbe essere quella da tutti attesa: il ritorno del mercato al suo posto.
Come diceva il buon Edoardo Bennato: “MA CHE BELLA CITTA’”

Savino Montaruli (Unimpresa Bat)

mercato e rifacimento villa comunale

manifesti abusivi

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